< Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

Del Gemelli. 497

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu{{padleft:529|3|0]]doppie; e in quelli de’ Vicerè, e Princìpi, che non si faranno meno di cento, ducento, e trecento scudi. Si appendono nelle sale più magnifiche, a cagion di loro grandezza; poiche ve ne ha taluna, che ha venti, e più gombiti di diametro. Dentro di esse sta posta una infinità di lampane, e candele, il lume delle quali dà grazia alla pittura; e’l fumo anima, e spirito alle figure, che con ammirabile, artificio vanno girando, sagliendo, e scendendo dentro essa lanterna. Vi si veggono cavalli correre, tirar carri, faticar sul terreno; vascelli navigare, Mandarini, e Principi entrare, ed uscire, con grande accompagnamento; marciare Eserciti; rappresentarsi Commedie, farsi balli, ed altri passatempi, con movimenti diversi. Tutto il popolo perciò la notte intera và godendo di tai spettacoli, al suono di più istrumenti, portati dalle compagnie, che ogni uno fa colla sua famiglia, parenti, ed amici. Non vi è certamente casa povera, o ricca, dove non si veda in quella notte alcuna lanterna appesa, o nel cortile, o nella sala, o nelle finestre. Si vedono anche rappresentar commedie, per mezzo di picciole figure, mosse con fili nascosti; o

     Parte IV. Ii di     

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu{{padleft:529|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.