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Del Gemelli. 513

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Quantunque il vascello fusse picciolo, mi concedette, con molta gentilezza, il Capitan Basarte il passaggio fino a Manila; onde non avendo altri affari in Macao, m’andai licenziando dagli amici, per ritornare in Canton, a prender le mie valige.

CAPITOLO SESTO.

Ritorno in Canton, per altro cammino.

T

olta in affitto una sedia per 850. ciappe, mi posi in cammino il Sabato 10. prima di mezzo dì, Passai prima per Casa blanca, Villa picciola, e residenza d’un Mandarinetto; e la sera venni nel Casale d’Iumà, dopo 18. miglia. Ebbi cattiva stanza, e peggio cena nell’osteria, non trovandovisi che comprare. La Domenica 11., a buon’ora, io, e un Cinese, che s’accompagnò meco, ripigliammo la strada, sempre fra monti, e colline. I facchini, che portavano la sedia, per debolezza, bene spesso si riposavano; onde, per compassione, feci buona parte del cammino a piedi. Erano eglino ben differenti da quelli di Nanganfu, che mi portarono, per una dirupata monta-

     Parte IV. Kk gna,     

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