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Del Gemelli. 41

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu{{padleft:63|3|0]]tinella la sua vigilanza.

Mercoledì 31. ripresa la strada andammo per luoghi, dove ben rare erano l’abitazioni; e posammo la sera in mezzo al fiume.

Giovedì primo di Settembre aprendoci il canale il passo fra alte montagne, passammo all’ombra di quelle; e giungemmo a mezzo dì in Yntèxyen, picciola Villa murata con un gran Borgo.

Entrai in una Pagode, dove erano grandi statue d’Idoli sedute con mustacci, e barbe lunghissime, con vesti regali, e con berette in capo alla Cinese, le quali son come teste di cappelli alte, e dimezzate sopra il capo. A’ lor piedi era una statua alquanto più picciola seduta dell’istessa maniera, ma con beretta differente; e a’ lati di quella stavan due come Paggi in piedi. Fuor della Pagode era una statua in piè con volto di demonio, che teneva una lancia, et a sinistra un’altra con un cassettino in mano come offerta: Più in fuori vi erano due Cavalli insellati a’ lati, ciascuno tenuto da un valletto per lo freno: eravi anche un gran tamburo appeso, et una campana di bronzo della forma delle nostre, che serve per toccarsi a mezza notte, e nell’


ore     

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