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In fetid’antro orrendo,
Su putridi giacigli
Il tozzo e il sonno a’ figli
20Come belva contendo;
Con la cenciosa amica
L’amor lurido mesco,
E a me fame e fatica
A te nemici cresco.
25Pulluleran da queste
Carni cadenti a brani
Vermi no, ma titani
Da le feroci teste;
E questo zolfo puro,
30Che per te cavo e spezzo,
Del tuo palagio impuro
Tergerà presto il lezzo.
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