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giustizia 41

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Ma i poverelli, così come siete,
Vi chiaman sempre, vi vogliono bene;
E, ancor che soffran la fame e la sete,
Quand’altri sbuffa tra fumide cene,

30Dal marcio strame, ove languono infermi,
A voi sospiran da l’anime strane,
E al vostro raggio, quai sudici vermi,
Strisciano in busca di morte o di pane.

O frate sole, ma voi, se non erro,
35Troppo vi fate quest’oggi aspettare:
V’arrestò forse qualch’ispido sgherro
Perchè vermiglio uscivate dal mare?

O, trafficando il sorriso bugiardo,
Sol compiacete de’ grandi a le brame,
40Nè vi degnate più dare uno sguardo
Al nostro vivo dolente carcame?

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