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Porge al nerbo sonante, onde s’indraca
Ne’ vili il ferreo domator del Reno;
Ed or le dubitose alme ubbriaca
76D’arguzie e di veleno;
Or con bieco pensier guida la buona
Stirpe sabauda a l’asburgense albergo,
Quando, o Silvio, de’ tuoi ferri ancor suona
80L’antro de lo Spilbergo.
E intanto il crasso mercator negli atri
Scrigni il sangue del popolo usureggia,
E in auree sale, in cocchi ed in teatri
84Con vasta epa troneggia;
O d’ignoranza tumido e di vento
Trulla in tribuna l’animo bugiardo,
O per compri suffragj in parlamento
88Legislator linguardo
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