Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
PER LA VENUTA DEI GESUITI | 55 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Giustizia ed altre poesie.djvu{{padleft:63|3|0]]
Ben chi di voluttà misere il sacco
Inzeppa, e con giulivo
Senno cartesianeggia: Io son vigliacco,
48Dunque son vivo;
Chi sagace, in utroque addottorato,
Invade aule e tribune,
E fedele alla Chiesa ed allo Stato
52Delinque impune;
Chi, d’ubbie lardellato e d’arroganza
L’animettina scema,
Contro al Giudizio, che fatal si avanza,
56Cozza ma trema;
Chi, usureggiando il mal redato censo,
Mira prudente al poi,
Lieto al reduce mostro il turpe assenso
60Bela. Ma voi,
Ch’esercitati dal terror feroce
D’un vulgo ebbro e venale,
Portate per immani erte la croce
64Dell’Ideale;
Ma voi, lavoratori umili, asceti
Placidi in mezzo all’ire,
Voi pensatori, apostoli, poeti
68Dell’avvenire;
Voi tutti, ingenui cori, aeree fronti
Cui l’Ideal baciò,
Voi, monti austeri e fulgidi orizzonti,
72Direte: No!