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xiii.

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Son tutte le tue parti in simmetria,
  E la Macchina tua si estima assai
  81Dalla tagliente rossa Notomia.

A ogni figura accomodar ti sai,
  Arrosto, Fricandò, Lesso, Bragiole,
  84E sempre piaci, e non disgusti mai.

Mastro lo Cuoco senza Te non suole
  In Pranzo signoril figurar bene,
  87Ne fa scialacquo, ed il Padron sen duole.

Ma se da le tue carni a noi sen viene
  Il non plus ultra de la Meraviglia,
  90Il Cotichin, che più bramar conviene?

Oh Cotichin, null’altra a Te somiglia
  In fragranza, e in sapor vivanda eletta!
  93Quando tu giungi inarca ognun le ciglia.

I grati effluvj ad assorbire in fretta
  Si spalancano i tubi ambi nasali,
  96E un Oh comune il godimento affretta;

E tosto in bocca, e giù per li canali
  Delle gole bramose l’acquolina
  99Si sentono venire i Commensali:

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