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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:105|3|0]]tempo, che ti fa rassegnato a vivere dentro gli angusti confini dell’esser tuo — a lasciarti andare lungo il pendìo delle abitudini, senza guardarti a diritta od a manca.

Strana cosa! come tutto intorno a me parea sedurmi i sensi, quand’io, dalla collina, mandava nella valle i miei sguardi! «Quel boschetto — io mi diceva — oh, potessi io sedermi all’ombra sua! O contemplare, dalla cima di quel monte, tutta la scena che si stende dintorno! la campagna, e i poggi che si stringono quasi ad amplesso, e le domestiche vallate! Oh, potessi io gettarmi in mezzo ad essi — e confondermi coi loro atomi!» — Io v’andai premuroso e ne rivenni; ma non aveva trovato ciò ch’io cercava.

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