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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:110|3|0]]mente mormorando pel vicinato che i figlioli del sindaco erano già pieni di cattivi modi, e ora il Werther s’industriava a guastarli del tutto.

Sì, mio Guglielmo, i fanciulli sono la più cara cosa che s’abbia il mio cuore su questa terra. Ogni volta ch’io sto contemplandoli, e penso ai germi di virtù e di potenza, che covano in quei corpicini, e di cui avranno tanto bisogno un giorno; e so che in quella loro caparbietà è riposto il seme della futura costanza e fermezza di carattere, e la petulanza è destinata a convertirsi nella giocondità d’umore e nella leggerezza, necessarie a superar lietamente i pericoli dell’esistenza; nel veder tanto candore, tanta verginità diffusa in ogni loro atto, in ogni loro parola, io mi ripeto dentro di me l’aureo detto del

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