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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:129|3|0]]col bicchiere; Maria stava per levarglielo di mano: «No — grida l’Amaliuccia con dolcissima tenerezza — tu devi essere la prima a bere, Carlotta.» — L’accento di verità e di bontà, con cui ella proferì queste parole, mi trassero così fuor di me, ch’io, in quel trasporto, alzai da terra la fanciullina e mi diedi a baciarla e ribaciarla con tanto calore, ch’ella cominciò a piangere e a strillare.

«Voi avete fatto male» — disse Carlotta. Io era stordito. — «Vieni, Amalia — continuò ella, pigliandola per mano e accompagnandola giù dalle scale — làvati presto presto nell’acqua della fontana, e se n’andrà.» — E l’Amaliuccia a fregarsi, colle manine intinte nella fonte, le gote, con un fervore da non dirsi. La poveretta credea dav-

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