< Pagina:Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu
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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:14|3|0]]frono interruzioni di lettura, l’esempio potrà parere anche strano. Forse taluna delle note era assolutamente superflua: non me ne sono accorto se non troppo tardi.

Del resto, se, diversamente da coloro che in questa fatica mi precedettero, in Italia e fuori, io ho trattato il libro come una di quelle opere antiche, bisognose di commenti, perchè destinate ad attraversare i secoli, e non siccome una produzione nata soltanto ad effimera esistenza; se, in altre parole, io ho veduto nel Werther una pagina di fisiologia morale, anzi che un’opera d’arte, ideata a produrre sensazioni momentanee di diletto o di terrore, ben io avrò per avventura errato; ma l’errore è da ascriversi intiero alla mia ammirazione per la vasta e potente individualità del Sommo Tedesco, che nel ritrarre una parte di sè medesimo ritrasse inconsciamente gran parte

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