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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:175|3|0]]lo stimolo di più gentili bisogni, rinfocolati a tempo dalle adulazioni degli uomini. Le modeste gioie del passato le si fanno mano a mano sgradite, finchè s’incontra in un uomo, verso cui si sente irresistibilmente trascinata da un arcano impulso, e da quell’ora in poi il mondo le dispare dattorno, oblia ogni cosa, non ode, non vede, non desidera, non ha nell’anima che quall’unico essere, pel quale solo ella vive, nel quale sono riposte tutte le sue più care speranze. Non guasta dai vacui piaceri di un’incostante vanità, la sua segreta, la sua sola fervida brama è di diventare la sposa di colui ch’ella adora; non crede vera felicità se non quella che le verrà da lui, con cui anela a dividere