< Pagina:Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
werther. | 173 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:179|3|0]]ni. Indarno egli s’agita, dentro alla breve cerchia che lo costringe, che gli si serra più e più sempre dintorno, a guisa di fiamma, che inesorabilmente si inoltri.» — «Per questo appunto...» — «Un’altra volta» — diss’io — e cercai del cappello. Avevo gonfio il cuore: ci separammo senz’esserci intesi.
E credo, in fede mia, che non vivano due esseri al mondo, i quali s’intendano tra loro.
15 agosto.
Sì, sono persuaso che nulla al mondo è necessario all’uomo, fuorchè l’amore. E sento questa verità, quand’io penso a Carlotta; e mi pare d’esser certo ch’ella avrebbe dolore di perdermi, quand’io veggo che questi fanciulli non hanno
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.