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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:18|3|0]]trovasse in lui sempre uno de’ più animosi difensori, uno de’ soccorritori più intelligenti e più alacri. Però il compianto de’ buoni l’accompagnava alla tomba. Possa l’amabile nipote, erede delle pie virtù dell’estinto, consolare di questo pensiero il suo cordoglio, che anche l’Italia, quest’altera regina, involta nelle angosce del parto, questa terra d’antichi dolori e di novelle infallibili promesse, tra i lugubri cipressi ha pure un lauro per le glorie non sue; e anche ne’ giorni infelicissimi, allorchè più frequente e più cupo si solleva intorno a’ suoi tumuli il gemito sui cari figli, innanzi tempo caduti, il murmure della preghiera vola dal labbro suo all’Eterno per quanti uomini e popoli hanno comuni con essa il patrimonio della sciagura e l’obbligo delle gagliarde speranze.
Torino, 24 novembre 1858.
Riccardo Ceroni.