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werther.
Oh, fratello del cuor mio, la sola rimembranza di quelle ore beate m’infonde un insolito vigore nelle membra: lo stesso sforzo che io fo, per risuscitare quell’ineffabile voluttà, per rovesciarla fuor di me stesso colla parola, ingigantisce nel suo sentire l’anima mia — e addoppia, pur troppo, l’ansia mortale del mio stato presente!
Direi che il velo dell’Iside si è rimosso dinanzi all’anima mia, e lo spettacolo dell’infinito mi si è trasfigurato, d’un subito, nella voragine del sepolcro, eternamente minaccioso. Puoi tu dire ciò esiste, mentre ogni aspetto è mutabile? mentre ogni cosa guizza a’ tuoi occhi colla rapidità del baleno, prima sovente di giungere al suo compiuto sviluppo; e il torrente se la trascina nel suo fiotto, e la fran-
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