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werther. 219

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:225|3|0]]giogo? Vita attiva! Ch’io sudi ancora dieci anni a questo remo, a cui sono oggi confitto, se il contadino che pianta le patate e va in città a vendere il suo grano, non fa assai più di me!

E questa pomposa miseria, in cui vivo, questa sempiterna noia dell’aggirarmi per mezzo ad una gente imputridita, che cammina gomito a gomito, iniquamente studiosa di montar sulle spalle al vicino, quando il destro le arrida: miserabile plebeiume d’ogni ceto, inclamidato in cenci di passioni ora livide ed avare, ora risibilmente goffe! — Vedi, ad esempio: una di queste donne la s’è fitta in capo d’esser patrizia, e d’esser nata Dio sa in quale celeste Gerusalemme! e quanti l’accostano non fanno che cinguettarle di nobiltà

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