< Pagina:Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
230 | werther. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:236|3|0]]o Carlotta! Come m’ascolta volentieri favellare di voi!
Deh! perchè non so io a’ vostri piedi, nella vostra gentile cameretta, depositaria de’ nostri fidi colloquii; e i fanciulletti folleggiano dintorno a me, ed io a tenerli buoni e fare che non v’assordino colle loro strida, mi metto a contar loro una delle mie cupe leggende, tutta piena di spettri e di paladini e di selve!
Il sole tramonta maestosamente sulle argentee nevi dei campi: la bufera è trascorsa. E m’è pur forza andarmene di qui, ahi! per inchiostrarmi. — Addio, Carlotta. — Alberto è egli con voi? e in quale condizione? — Dio mi perdoni codesta domanda!
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.