< Pagina:Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.
234 werther.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:240|3|0]]perassi, e déssi loro un avviamento tale da renderle veramente utili ed efficaci. — Ed eccomi riconfortato, e tornato d’accordo con me stesso per otto giorni. La quiete dell’animo è pur la magnifica cosa! — ed anche la compiacenza di sè medesimo! Se non che, amico mio, il gioiello è fragile, quanto è leggiadro e prezioso.


20 febbraio.

Dio v’assenta, o miei diletti, la gioia de’ bei giorni ch’egli sottrae alla mia esistenza!

Grazie, Alberto, d’avermi piamente ingannato: io mi stava aspettando notizia del giorno, in cui si farebbero le vostre nozze, e già avevo disegnato di staccare in quel dì solennemente dalla parte l’effigie di Carlotta, e seppellirla tra

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.