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werther.
 


16 luglio.

Ah, pur troppo, io non sono che un viaggiatore, un uomo profugo sulla faccia della terra! — Ma e voi? siete voi forse altra cosa?


18 luglio.

Dov’io indirizzerò i miei passi, mi chiedi? Ebbene, odi in confidenza l’arcano: m’indugerò qui tuttavia un paio di settimane, a non essere disonesto; poi ho dato a credere al principe che m’avvierò alle miniere di ***; ma, infatti, andrò accostandomi a Carlotta. Che vuoi? ho un bel ridere di questo povero cuore; finisco pur sempre a fare la sua volontà.


29 luglio.

No, no, via questo delirio! — Io possederla! Dio dei cieli, se tu

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