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werther.
 


La sera.

A che mi giova tutto questo tesoro d’affetti e di pensieri? Un solo affetto, un solo pensiero m’ingoia ognia cosa. E senza lei non so vivere, non ho coscienza di nulla.


30 ottobre.

Oh, quante volte non sono io stato in procinto di gettarmele al collo! Dio solo sa come ti stringa la gola il vederti innanzi la più vezzosa, la più simpatica tra le creature mortali — e non osar di muovere un sol dito!

Maledizione!


3 novembre.

Sallo Iddio, s’io non mi corico spesso col desiderio, anzi, talvolta, colla speranza, di non più ridestar-

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