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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:309|3|0]]io giurerei che non è vero, e ch’ella è mia. E così strascino la mia catena, e cerco d’ingannare i miei mali a forza d’arguzie e d’antitesi e di sofismi. E guai se non fosse così! guai!
24 novembre.
Ella s’accorge del mio patire; e oggi il suo sguardo m’è penetrato profondamente nel cuore. Ell’era tutta sola: non profersi motto — e mi guardò. Mi scomparve, a un tratto, la sua amabile bellezza, la fervida leggiadrìa del suo spirito; non discersi più, ne’ suoi lineamenti, se non l’espressione d’una simpatia gentile, d’un angelico compianto. Guglielmo, perchè non potermi gittare a’ suoi piedi? perchè non poterla stringere al seno e risponderle con un migliaio di baci?