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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:342|3|0]]ch’egli aveva scontrato, qualche tempo addietro, pieno di cupa disperazione.
«Che cosa hai tu fatto, sciagurato?» — esclamò Werther, appressandosi al prigioniero. Questi lo contemplò qualche minuto in silenzio, indi rispose riposatamente: «Nessuno l’avrà; nè ella avrà più altri.» — Fu condotto nella taverna, e Werther si tolse a passi precipitati da quella scena.
Il terribile fatto, la vista di quell’uomo insanguinato dal delitto, le memorie del passato, tutto congiurò a rabbuiare di nuove tenebre l’anima di Werther. Ei ne fu tutto sconvolto: la sua malinconia, il suo malumore, la sua inerte indifferenza lo abbandonarono in un subito: si sentì trasci-