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werther. 339

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:345|3|0]]mancare al debito del suo difficile ministero; dover l’affare avere il suo corso, e ogni cosa procedere nell’ordine statuito.

Non si diede ancor vinto il nostro amico; ma insistette, pregando il sindaco che almeno dissimulasse dove altri avesse tentato di favorire la fuga del reo. Ma nè a questo pure accondiscese il sindaco. Infine, Alberto, insinuatosi nel loro colloquio, prese le parti del suocero. Werther fu sopraffatto, e dopo che il vecchio gli ebbe più volte replicato: «No, quell’uomo non può andarne salvo,» uscì di là costernatissimo.

E come quest’ultime parole lo avessero percosso, è attestato dalle due righe, che trovaronsi tra le sue carte, e furono, senz’altro,

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