Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
werther. | 343 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:349|3|0]]mente nell’inerzia e nel dolore; e allorchè udì, sopra tutto, come ei sarebbe probabilmente chiamato a rendere testimonianza contro all’omicida, che s’era posto assolutamente sul niego, fu quasi per perderne la ragione.
Veniva riandando colla mente tutto quanto gli era seguito di spiacevole nella vita, i disgusti provati all’ambasciata, e mill’altre cose in cui era capitato male, e che l’avevano, in qualunque modo, afflitto o mortificato: e, in quest’amaro rimastico, la sua sdegnosa indolenza trovava un incitamento, e pressochè una giustificazione al non fare. Senza prospettive di sorta; inetto ad imbrancarsi negli affari della vita quotidiana, col vigore e l’accorgimento necessarii a prosperare,