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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:374|3|0]]mostrò volergli dire alcuna cosa all’orecchio. E gli palesò, in fatti, come gli altri fratelli più grandi avessero già apparecchiate le loro lettere d’augurio pel capo d’anno, una pel babbo, un’altra per Alberto e Carlotta, e una pel signor Werther: e come le fossero tanto belle, e le avrebbero consegnate la mattina del primo dì dell’anno. Non potè reggere più a lungo il nostro amico, si gittò a cavallo, lasciò i saluti al vecchio, e dileguò in un attimo, cogli occhi gravi di lagrime.

Giunse a casa verso le cinque, e comandò alla fante che rattizzasse il fuoco e lo mantenesse fino a notte avanzata, e il servo allestisse intanto il forziere. Fu probabilmente allora che gli vennero scritte queste parole dell’ultima sua lettera a Carlotta.

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