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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:376|3|0]]la vigilia del Natale; e però Alberto s’era infrattanto condotto da un impiegato di quelle vicinanze, dov’erano alcuni affari da ventilarsi, e dovette starsene fuori la notte.
Ella sedeva a casa, tutta sola, senza che pur uno de’ suoi fratellini o delle sorelline le fosse accanto, e andava tacitamente fantasticando intorno alle proprie condizioni. Vedevasi, da un lato, legata in perpetuo ad un uomo, di cui sapea l’amore e la fedeltà, a cui era di tutto cuore affezionata; sentiva tutto ciò ch’ei sarebbe sempre a lei e a’ suoi figliuoli; parevagli, infine, che Alberto fosse tale, nella somma de’ computi, da meritarsi dal cielo una sposa amorevole e casta, che riponesse tutta la sua felicità nel renderlo lieto e