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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:41|3|0]]mio proposito per questo; sentii più addentro la verità, che già avevo notata, ed è, che gli uomini di una certa condizione si tengono sempre ad una fredda distanza dal popolo comune, come s’ei temessero di perdere non so che cosa, avvicinandosi ad esso: e v’hanno anche dei burloni di mal garbo e dei pazzi, i quali ostentano d’abbassarsi per far più sensibile al povero la loro insolenza.
Non già ch’io non sappia quant’altri che la natura non ci ha creati eguali in ogni punto, nè possiamo esserlo mai, ma sostengo che chiunque reputi necessario di scostarsi dalla così detta plebe, per conicliarsi il rispetto, merita lo stesso biasimo del codardo, che si nasconde agli occhi del suo nemico, per tema d’esserne ucciso.