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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:411|3|0]]mio! era la prima volta, la prima che mi sorrise alla mente il divino pensiero: Ella m’ama! Sì, ella ti ama! — mi divampa ancora sulle labbra il sacro fuoco, che si effondea come lava dalla tua bocca celeste: una voluttà tutta nuova mi serpeggia nelle vene, mi si raccoglie intorno al cuore. Deh, mi perdona, o soave!
Ben io sapeva che tu m’amavi, io lo sapea fin da’ tuoi primi sguardi amorosissimi, fin dalla tua prima stretta di mano! E nondimeno, quand’io era lontano da te, quand’io mirava Alberto al tuo fianco, la febbre del dubbio tornava a battere a’ miei polsi.
Ti rammenti, o Carlotta, quei fiori che tu m’inviavi il dì, che attorniata da quella fatale compagnia, non sapesti indirizzarmi una