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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:419|3|0]]azione e la biasimava altamente, s’era più volte indotto a dichiararle — con una cotal sorta di suscettibilità, nel suo carattere — com’egli avesse motivo di porre fortemente in dubbio la serietà di un tal disegno: e s’era financo permesso di motteggiarne, comunicando a Carlotta la propria incredulità. Ora, Carlotta reputavasi bensì assicurata, allorchè i suoi pensieri le traevano dinanzi quella funesta immagine; ma vedeasi per questo appunto impedita a partecipare al marito le apprensioni, che, in que’ momenti, la torturavano.

Tornò infrattanto Alberto, e Carlotta gli mosse incontro con una premura impacciata. Ei non era lieto in viso; l’affar suo s’era

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