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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:420|3|0]]giaciuto a mezzo, avendo trovato, nel vicino sindaco, un uomo rigido e gretto: le pessime strade avevano anch’esse congiurato a infoscargli l’umore.
Domandò se nulla fosse occorso nell’assenza sua: ella s’affrettò a dirgli, un po’ a precipizio, che Werther era stato, la sera innanzi, da lei. Chiese poscia delle sue lettere, e gli fu risposto che erano sulla scrivania. Andò a vedere, e Carlotta si rimase sola. La presenza dell’uomo, ch’ella amava e venerava sovra ogni altro, avea fatto nel cuore di lei un’impressione novella. La memoria della sua generosità, del suo amore, della bontà sua, le avevano racchetato l’animo: sentì un segreto impulso d’andargli dietro, e, preso il suo lavoro, lo