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werther.
 


L’apparire del ragazzo di Werther la pose nella massima confusione. Questi rimise il viglietto ad Alberto, che, compostissimo, si rivolse a sua moglie, pregandola gli consegnasse le pistole. «Gli dirai — soggiunse poscia al ragazzo — che io gli auguro un felice viaggio.» Quelle parole piombarono sul cuore di Carlotta come un fulmine: s’alzo, vacillando: non sapea che si facesse. Mosse lentamente verso la parete, staccò tremando le armi, le forbì dalla polve, e ristette pensosa — e avrebbe indugiato ancor più, se Alberto non l’avesse sollecitata con uno sguardo indagatore. Diede il funesto stromento al servo, senza poter battere sillaba, e com’egli si fu partito, raccolse il suo lavoro,

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