Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
424 | werther. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:430|3|0]]infelice. Oh! vorrei che mi sotterraste sulla via, o in una valle solinga, affinchè il sacerdote, passando innanzi alla mia pietra, si facesse il segno della croce, e il Samaritano versasse una lagrima.
Eccomi, o Carlotta! Io non tremo nell’afferrare il gelico calice, da cui berrò il delirio inebbriante della morte. Tu lo porgesti — ed io non esito. E così s’adempiono i desiderii e le speranze tutte della mia vita! Se tu mi vedessi battere sì freddo e sì rigido alle porte ferree dell’altra vita!
Deh! perchè non m’era data la gioia di morire per te? di sacrificarmi per te, o Carlotta? Sento ch’io morrei animoso e beato, se potessi ridonarti e tranquillità e contentezza di vita! Ma, pur trop-