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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:431|3|0]]po! solo a poche anime generose è concesso di spargere il proprio sangue per la salute de’ loro cari, e suscitare colla morte una nuova esistenza a cento doppi più bella!

Carlotta, io desiderio d’essere sepolto in queste vesti: tu le hai toccate, tu le hai fatte sacre: n’ho pregato anche tuo padre. L’anima mia s’agita al di sopra della bara. Nessuno mi frughi negli abiti. Quel tuo nastro color di rosa, che portavi sul seno allor che ti vidi la prima volta, in mezzo a’ tuoi bamboli... oh! baciali le mille volte, o Carlotta, e narra loro la sorte del tuo mal fortunato amico. Quei cari fanciulli! ei mi folleggiano intorno. — Oh, com’io m’avvinsi a te, da quel momento in poi, senza poter staccarmene più! — Questo nastro discenda con me nel sepol-

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