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werther.
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Della costernazione d’Alberto, dello strazio di Carlotta non diremo.
Il vecchio sindaco venne correndo alla lugubre notizia: egli baciò il morente con uno scoppio di lagrime caldissime. Lo seguirono i più grandicelli tra i suoi figli, che, giunti al letto, caddero in ginocchio coll’espressione del più sentito dolore, e baciarongli le mani e la bocca: il maggiore, cui Werther aveva amato sovra ogni altro, stette immobile, attaccato alle sue labbra, finchè l’amico esalò lo spirito, ed ei fu svelto a forza da quella scena di desolazione. Werther spirò a mezzodì. La presenza del sindaco, e i provvedimenti ch’ei prese, riuscirono ad impedire che la gente s’affollasse intorno alla casa. La notte
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