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ma non forse inutile. | 443 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:449|3|0]]mazioni successive e infinite della materia, perchè l’anima che lo abitava non si svolgerebbe, alla sua volta, in trasformazioni che sarebbero pur esse successive e infinite, seguendo altre leggi, men conosciute bensì, ma non forse men vere? E per continuare il parallelo, dato che fossero progressive le trasformazioni della materia, perchè progressive non dovrebbero esser pure le trasformazioni dello spirito? Usiamo le parole anima e spirito come nel significato comune.
Il progresso materiale — assoluta condizione delle trasfigurazloni successive e infinite — vaticinato da Paolo Gorini al nostro pianeta, non saprebbe andar disgiunto da un corrispondente morale progresso. Materia e spirito camminerebbero ancora di pari passo, guidati entrambi da un Ordine arcano, da una arcana Potenza. Come l’uomo della stirpe giapetica d’oggi non è più il rozzo tipo, che di poco si levava sulla