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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:468|3|0]]la sapienza, che proporziona il castigo alle nostre forze, e la giustizia, che non si diletta a castigare senza necessità!

Singolare! Si accetta siccome cosa naturalissima l’idea che i genitori, allorchè ce ne stiamo sotto alla loro autorità, ci puniscano, acciocchè la punizione ci torni utile, giovando a ravvederci — e poi si repugna a credere che la punizione di Dio, dalla cui autorità non siamo liberi mai, ci sia inflitta per utilità del nostro spirito, soltanto perchè a noi repugna il credere a leggi che non sappiamo comprendere, pur presumendo nella nostra superbia, che le leggi, le quali governano l’Universo, abbiano il dio Termine là dove finisce l’orizzonte sensibile del nostro intelletto!

Ed eccoci frattanto ad un’altra singolarità, non meno strana della prima: il padre reputa giudizioso di venire sbocconcellando a’ suoi figli il pane della Verità, adattandone, d’età in età,

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