Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
68 | werther. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:74|3|0]]Accolsi quella notizia con discreta noncuranza.
Mancava forse ancora un quarto d’ora al tramonto, allorquando si fu alla porta del casino. Era una giornata soffocante, e le signore mostrarono qualche apprensione d’un vicino temporale, cui sembravano minacciare certi nuvoli cupi, d’un grigio biancastro, che andavano accavallandosi all’orizzonte. Benchè cominciassi anch’io a presentire che la nostra festa avrebbe patito qualche brutto giuoco, dissimulai, e spacciandola da uomo che sa pronosticare del tempo, mi diedi a rinfrancarle.
Io era smontato, in quel mezzo; ed una fantesca ch’era venuta al portone, ci pregò d’aver pazienza per alcuni minuti che la signora Carlotta sarebbe tosto discesa. Tra-