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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:81|3|0]]una prodigiosa sodezza in tutto quanto ella diceva; ogni suo verbo mi parea rivelare occulte grazie, e mano mano ch’ella esponeva le sue ragioni, e s’accorgea d’essere intesa da me, nuovi lampi le prorompevano dall’anima, e la sua faccia s’andava irradiando di gioia.

«Quand’io era più giovine — diss’ella — nessuna lettura mi recava più diletto de’ romanzi. Sa il cielo com’io era beata, quando, la domenica, mi riusciva d’accovacciarmi in un cantuccio, e là, con tutta l’anima affannata, seguiva passo passo le venture e i disastri di una miss Jenny. Non dissimulo che quel genere ha tuttavia per me qualche attrattiva; ma poichè ora m’accade di rado di poter leggere, voglio che almeno il libro sia piena-

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