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188 ATTO PRIMO

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Momolo. Voleu che lo trovemo sto ballarin, che v’insegna a ballar?

Smeraldina. Per mi son qua; vardè pur vu, se disè da seno.

Momolo. L’è dita. Vago a trovarlo, e vel meno qua.

Smeraldina. Poveretta mi! come faroggio a imparar?

Momolo. El maestro ve insegnerà i passi, e mi ve insegnerò el pantomimo.

Smeraldina. Coss’ela sta roba? Mi no me n’intendo.

Momolo. Vederè, vederè. Smeraldina, parecchieve in gamba. Buttè via el saon e la cenere. Fideve de mi, e no v’indubitè. Siora ballarina, la reverisso. (parte)

SCENA XVII.

Smeraldina sola.

La sarave mo ben da rider, che i me vedesse anca mi co i cerchi e co la mantellina. Allora poderave sposar sior Lucindo. Ma cossa dirave sior Momolo? Oe, no halo dito che fa cussì delle altre? ben, farò l’istesso anca mi. (parte)

Fine dell’Atto Primo.

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