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494 ATTO TERZO

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goldoni - Opere complete, Venezia 1908, III.djvu{{padleft:508|3|0]] con un lettore? Sono stato io, che gli ho fatto guadagnar la causa. Ho una maniera di leggere così bella, che il Giudice capisce subito il merito della ragione. (parte)

SCENA IV.

Camera di Beatrice.

Beatrice e Colombina.

Beatrice. Credetemi, Colombina, che io sono impaziente per intendere l’esito di questa causa; amo la signora Rosaura, e mi dispiacerebbe infinitamente vederla afflitta. Ho mandato Arlecchino, perchè senta chi ha vinto o chi ha perso, e me ne porti subito la relazione.

Colombina. Avete veramente mandato un soggetto di garbo. Intenderà male, e riporterà peggio.

Beatrice. Eccolo.

SCENA V.

Arlecchino e dette.

Arlecchino. Son qua; allegramente.

Beatrice. Chi ha vinto?

Arlecchino. Non lo so.

Beatrice. Se non lo sai, perchè dici allegramente?

Arlecchino. Perchè a Palazzo ho sentido a dir che i ha vinto la causa.

Beatrice. Ma chi l’ha vinta?

Arlecchino. Se ghe digo che no lo so.

Colombina. Non l’ho detto io che è uno sciocco?

Beatrice. Asinaccio! Ti mando per sapere chi ha vinto; ritorni, e non lo sai?

Arlecchino. Savì chi credo che abbia vinto? I avvocati.

Colombina. Avrà vinto uno dei due avvocati.

Arlecchino. Sior no: i avrà vinto tutti do, perchè i sarà stadi pagadi tutti do.

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