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IL POETA FANATICO 613

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goldoni - Opere complete, Venezia 1909, IV.djvu{{padleft:627|3|0]] Fidalma Ombrosia e Breviario Bilio. Destate le vostre Muse dal neghittoso silenzio, e cantate epitalamici versi alle glorie d’un così degno connubio.

Eleonora. Mi rallegro infinitamente con voi, o felicissimi sposi. Venere sparga il vostro letto di rose, e Amore sia sempre indiviso dei vostri cuori.

Ottavio. Oh bellissima prosa, sullo stile del Sannazzaro.

Florindo. Vi ringrazio di vero cuore.

Rosaura. Io pure mi protesto tenuta...

Ottavio. (Ringraziatela in versi. Ditele quei due versi sì fatti). (piano a Rosaura)

Rosaura. Quel nume, che d’amor fa ch’i’ m’accenda,

     A voi, Cintia, per me le grazie renda.

Ottavio. Ah, che ne dite, eh? Avete sentito mia figlia? Si può far di più? Compone anco all’improvviso.

SCENA XIV.

Corallina e detti.

Ottavio. Signora Corallina, avete saputo il maritaggio di mia figliuola?

Corallina. Coppia gentil, che il faretrato Amore

     Unì soavemente in dolce nodo,
     Della pace, che prova il vostro cuore,
     Veracemente mi consolo e godo.
     Il cielo vi difenda da ogni affanno,
     E vi doni un bambino in capo all’anno.

Ottavio. Bravissima.

Rosaura. Vi sono molto tenuta.

Ottavio. (Rispondetele in versi). (a Rosaura, piano)

Rosaura. (All’improvviso non so comporre).

Ottavio. (Diavolo! Non vorrei che rimaneste in vergogna). (a Rosaura, piano)

Rosaura. Sì, cara signora Corallina, vi sono tenuta...

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