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I MALCONTENTI 261

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ATTO SECONDO.

SCENA PRIMA.

Camera della signora Leonide.

La signora Leonide e Cricca.

Cricca. La signora Felicita, se si contenta, vorrebbe venire a riverirla.

Leonide. Sì, sì, verrà a restituirmi la visita; ditele che è padrona. (Cricca parte) Giacchè si è differita da noi la partenza, avrò tempo di riceverla e di godermela un poco. Poverina! aveva quasi le lagrime agli occhi, quando parlava meco. Si vede che la divora la invidia, ma le conviene soffrire. S’io fossi in lei, non ci vorrei stare io ad una condizione sì miserabile. Piuttosto mi contenterei patire tutto il resto dell’anno, ma da questi giorni s’ha da andare, s’ha spendere, s’ha da divertirsi. E non occorre che dicano: si fa quello che si può. S’ha da fare quello che fanno gli altri, e più degli altri, se fia possibile ancora.

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