< Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1911, XIII.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

101

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goldoni - Opere complete, Venezia 1911, XIII.djvu{{padleft:107|3|0]]

  El gh’ha una mente lucida,
  Un intelletto pronto,
  Che tutto rende facile.
  Che presto arriva al ponto.
  El sa le cosse serie
  Trattar con precision;
  E po grazioso e lepido
  El xe in conversazion.
  Amigo sincerissimo,
  De cuor e de bon fondo,
  Che cerca, che desidera
  Far ben a tutto el Mondo.
  Temperamento fervido,
  Che parla e che par bon,
  Che va talvolta in collera,
  Ma mai senza rason.
  A comandar giustissimo.
  Prontissimo al dover.
  In casa soa filosofo,
  E sempre cavalier.
  Fatto el ritratto in piccolo.
  Più a sguazzo che a pastela,
  A vu ve lasso el merito
  De insoazar la tela.

Dando a me Aurisbe il carico d’insoazar la tela, che vale a dire in buon Italiano formare la cornice al quadro, rispondendo io nel metro e nel vernacolo stesso, formai le stanze che seguono.

  M’ha consola moltissimo,
  Vero cussì, e ben fatto.
  D’un Cavalier che venero
  El nobile ritratto.
  Ma se m’ave dà el carico
  D’averlo a insoazar,
  So le mie forze, e dubito
  L’immagine guastar.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.