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466 ATTO SECONDO

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E un rival soffrirei ch’è generoso.

Ma la rabbia mi sale all’occipizio,
Perchè oltre all’affetto che vi porto,
Sono, se mi lasciate, in precipizio. (vìa)
Giuseppina. Dica quel che sa dir, si lagna a torto.
Questa non è la via di far guadagno;
Chi nel torbido pesca, è malaccorto.
Il mio maestro è un avoltor grifagno,
Egli tende le rete alle scolare,
E noi siamo le mosche in bocca al ragno. (via)

Fine dell’Atto Secondo.

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