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Conte. Tutto va ben, figliuoli; ma temo con malizia

L’odio fra voi coperto dal velo d’amicizia.
Carluccio. Per me non vi è pericolo vi dia disturbo alcuno;
Faticherò, vel giuro, e meglio di nessuno.
Tonina. Lucrezia xe mia amiga.
Lucrezia.   Sì, viveremo in pace.
Ecco un bacio.
Tonina.   Ecco un baso. (si baciano tutte)
Annina.   Un bas.
Conte.   Così mi piace.
Ecco la differenza che vi ha per ordinario
Fra un teatro a carato, e quel d’un impresario.
Sotto di un uom che paga, tutti superbi arditi;
Quando l’impresa è vostra, tutti modesti e uniti.
Il mondo in tal proposito basta per erudirne
L’Impresario di musica venuto dalle Smirne;
E apprenda l’udienza, amabile, discreta,
Compatir gl’impresari, i comici e il poeta.


Fine della Commedia.

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