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RINALDO DI MONT'ALBANO 393

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Rinaldo si vedrà.

Rinaldo.   Forse caduto
Voi mirerò nel precipizio aperto
All’oppressa innocenza.
Gano.   Olà: tornate
Fra lacci il prigionier.
(entrano le guardie, ed incatenano Rinaldo
Rinaldo.   Trionfa, indegno,
Finchè puoi, di Rinaldo. A tuo rossore
Vedi la mia costanza.
Gano.   Amici, andiamo
Quel forte ad atterrar; così comanda
Il nostro Re.
Rinaldo.   No, non è ver, soldati,
V’inganna il traditor.
Gano.   Primiero duce
Dell’armi io sono; voi me seguite. (a’ soldati
Rinaldo.   Ed io
Spettatore sarò dell’empio fatto?
Lasciatemi partir.
Gano.   Per vostra pena
Qui dovete restar.
(Gano sale il monte seguito da soldati, restandone parte in custodia
di Rinaldo.


Rinaldo.   Voi tutelari
Numi di questo Regno, e voi che avete
In custodia il mio onor, spirti celesti,
Difendetemi voi gli amati pegni
Del misero cuor mio.
(Viene Ruggiero sul ponte, e vedendo Gano co’ soldati, impugna
la spada in atto di difesa.


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