< Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1926, XXIII.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
BELISARIO | 69 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goldoni - Opere complete, Venezia 1926, XXIII.djvu{{padleft:71|3|0]]
ATTO QUARTO
SCENA PRIMA.
Notte.
Filippo travestito, con seguito.
No, l’ira mia non andrà sempre a vuoto.
Belisario cadrà, cadran con esso
Tutti gli amici suoi. Cesare istesso
Esente forse non andrà dal colpo.
Leonzio, Ottone, il fìer Gismondo e Ircane,
Nemici già di Belisario antichi,
Saran meco all’impresa. E saran meco
I miei d’Antiochia fidi amici, e i tanti
Poco contenti del regnante Augusto.
La sparsa voce di mia fuga, queste
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.