< Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1927, XXIV.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.
Scacch Bey. Non minacciar.

Osmano. Non temo.
Scacch Bey. Ti pentirai.
Osmano. T’inganni.
Scacch Bey. Ha da veder la Persia rinascere 0) i tiranni?
Vuoi rinnovar tu adesso di Scadi-Abass la storia,
Di cui sì dolorosa vive ancor la memoria?
Per chi? Per una figlia il valoroso Osmano
Sarà col suo signore ingrato ed inumano?
Pensa, vi è tempo ancora. Torna glorioso al campo.
Cerca all’error commesso, coll’obbedir, lo scampo.
Lascia la cura a noi di vendicar tuoi torti.
Reo non ti far con l’armi, che in Ispaan ne porti.
Temi il Re che si offende, temi il Divan che ti ama,
Temi la Persia tutta, che il difensor ti chiama.
Presto si perde il merto (2) dei conquistati onori.
Cambia sovente il fato in mirti anche gli allori.
Chi troppo in se confida, spesso pentii s’udio.
Non rovinar te stesso. Pensa all’onore; addio, parte

SCENA III.

Osmano e Soldati.

Osmano. Pensa all’onore? e bene, l’onore or mi consiglia

Ch’io vendichi i miei torti, ch’io vendichi la figlia.
Contro del Trace in campo vado a pugnar pel Re;
Contro un nemico in Persia venni a pugnar per me.
Là per l’onor combattere dd mio signor degg’io (3);
Combattere la destra qui dee per l’onor mio.
Se il sangue dalle vene sparsi pd mio sovrano,
Il Re sia più (’) sollecito pd sangue di un Osmano;
Nè lagnisi di me, se in lui fidando poco,
(1) Ed. Pitteri: rfanaicere. (2) Si violi, Zitti . rist torinese: mezzo. (3) Serioli.
ZstU . rist. torinese: Là per onor combatter pel mio signor éegg’io. (4) Ss vi oli, Zstts
oce.: pur.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.