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246 la marfisa bizzarra

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  Bradamante a Rugger dalla finestra
si raccomanda per l’amor di Dio;
e intorno la sua borsa l’ammaestra,
gridando: — Carni mie, consorte mio. Rugger
sprona il cavallo, che sbalestra
sei peta della dama al romorio.
Riser gli astanti, Bradamante alquanto
s’è vergognata, ed io finisco il canto.


fine del canto decimo

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